Da nido d’amore ad oggetto della discordia

Corinne Isoni

Marie e Jack si sono conosciuti 5 anni fa nella magica isola di Tavolara. Isola granitica, che sovrasta il golfo di Olbia, carica di magia e leggende millenarie.

Lei è una donna determinata, lavora in ambito sanitario in una clinica Svizzera, dove risiede abitualmente. Ha alle spalle un matrimonio naufragato e da diversi anni adora ritagliarsi del tempo, per viaggiare e conoscere nuovi luoghi. Appena può chiedere delle ferie, la prima cosa che fa, è quella di aprire google e cercare qualche volo per staccare la spina dal lavoro e dedicare del tempo a se stessa. La sua vena da esploratrice l’ha portata, circa 5 anni fa, a prenotare una mini vacanza in un posto in cui non era mai stata, la Sardegna.

Jack invece vive a Londra, dove ha una società che si occupa di Cryptovalute. Dedica anima e corpo al lavoro e non ha mai voluto una relazione stabile, non avendo tra i suoi obiettivi di vita quello di creare una famiglia. Sempre molto impegnato dal punto di vista lavorativo, riesce però a lavorare ovunque si trovi e a dedicare comunque del tempo ai viaggi. Ha girato molto nella sua vita, è stato nei posti più belli del mondo, ma mai in Sardegna. Decide che è giunta l’ora di prenotare una vacanza per conoscere questa isola, alloggiando in una delle località più belle della Costa Smeralda.

Durante una gita in barca nell’isola di Tavolara, conosce Marie. Tra i due nasce subito una simpatia. Tra una battuta e l’altra trascorrono insieme tutta la giornata, scambiandosi poi i contatti che hanno permesso loro di incontrarsi anche nei giorni successivi.

Una volta tornati a casa dalla vacanza, hanno continuato a sentirsi e a incontrarsi, in Svizzera e a Londra, iniziando cosi una relazione a distanza.

Dopo due anni di frequentazione, i due iniziano una convivenza. Avendo Jack la possibilità di lavorare da qualunque luogo, decide di trasferirsi definitivamente in Svizzera da Marie.

Entrambi hanno ancora nel cuore la Sardegna e decidono, dunque, di ritornarci, ma questa volta non solo per una vacanza, ma per cercare una seconda casa da acquistare.

I due, dopo vari contatti e visite tramite agenzie, decidono di acquistare una villetta a schiera in un curato villaggio. Particolarità della casa? Un affaccio meraviglioso sull’isola di Tavolara.

Dopo breve tempo dall’acquisto i due interrompono la loro relazione.

Pur non essendo sposati ci sono le questioni relative all’investimento fatto in Sardegna che legano ancora la coppia, che ha totalmente interrotto la comunicazione.

Jack si rivolge al suo Avvocato di fiducia a Londra il quale, tuttavia, dopo aver esaminato la questione, riferisce che eventuali azioni per la divisione della villetta acquistata con Marie devono essere proposte in Italia precisamente presso il foro di competenza.

Jack invia quindi una lettera a Marie per informarla di voler risolvere bonariamente la questione.

Una volta ricevuta la lettera, Marie indispettita, decide di cambiare la serratura e Jack recatosi in Sardegna, dopo un lungo viaggio, si trova costretto ad alloggiare in Hotel non potendo accedere all’abitazione.

Dopo tale episodio e alcuni scontri verbali tra i due, gli animi ormai sono talmente inaspriti che Jack decide di dare mandato a un legale in Italia, per procedere con la divisione dell’immobile.

Il legale informa Jack che per procedere sarà necessario esperire prima un tentativo di mediazione, rivolgendosi ad un organismo di mediazione, e depositando una istanza di mediazione.

Jack e il suo avvocato scelgono di rivolgersi al Centro di Mediazione Conciliare Conviene.

Gli incontri di mediazione si sono svolti totalmente online, grazie all’utilizzo della piattaforma dedicata del sito Conciliare Conviene. Ciò ha reso possibile una gestione più veloce dell’intero percorso di mediazione, non dovendo le parti recarsi fisicamente in Italia per partecipare ai singoli incontri.

Sia Marie che Jack si sono dimostrati fin dall’inizio molto chiusi e poco propensi a una comunicazione volta alla ricerca di una soluzione. Si cadeva molto facilmente in accuse reciproche e prese di posizioni che inasprivano ancor di più il conflitto.

Anche per questo motivo si sono rese necessarie una serie di sessioni separate, che al fine di venire incontro agli impegni lavorativi di entrambi, si sono svolte anche in più giornate.

Nessuno dei due voleva cedere. La soluzione su cui ci si soffermava, anche un pò per forma mentis dei legali i quali sono abituati a vedere il problema e la relativa soluzione solo dal punto di vista giuridico, era quella che porta una delle parti a liquidare il proprio 50% di proprietà dell’immobile all’altro, in cambio di una corresponsione di denaro.

La soluzione sembrava tardare ad arrivare, perché nessuno dei due aveva intenzione di cedere. Entrambi volevano quella casa.

Le sessioni separate sono servite ad esplorare e a capire cosa significasse per ciascuno di loro quella casa e che uso ne desiderassero fare in futuro.

Marie ha fatto emergere, durante l’incontro a lei dedicato, che ormai quella casa era diventato il luogo ideale per staccare la spina e trascorrere del tempo con suo figlio, durante le vacanze dalla scuola e che, dunque, veniva prevalentemente utilizzata nel mese di luglio e agosto, per trascorrere del tempo di qualità con l’ormai ragazzo avuto dal primo matrimonio.

Jack invece ama quella casa perché durante i periodi invernali è possibile lavorare a distanza e dedicare del tempo a delle lunghe camminate sulla spiaggia all’alba. Difatti, ha sempre preferito, una volta acquistata trascorrervi del tempo nel periodo invernale piuttosto che in quello estivo, periodo super affollato e molto caotico per i suoi gusti.

Ecco che allora si è aperto uno spiraglio per una soluzione alternativa che tenesse conto degli interessi, dei desideri e delle necessità di Jack e Marie.

Dopo 3 incontri congiunti e 4 incontri separati, e un susseguirsi di momenti di grande emotività, la mediazione si è conclusa positivamente con un accordo che ha tenuto conto dei reali bisogni delle parti.

La natura creativa e alternativa della mediazione, ha reso possibile una soluzione che andasse oltre le posizioni giuridiche delle parti, portando i due ad impegnarsi ad un utilizzo dell’abitazione in periodi diversi dell’anno per un certo numero di anni, alla fine dei quali i due avrebbero messo in vendita la proprietà accordandosi già su un range di prezzo che sarebbe stato accettato da entrambi.

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